Fight Club, il libro

Per una volta, leggere il libro dopo aver visto il film ti fa gustare l’abilità di Palahniuk nell’accompagnarti nello schizofrenico mondo di Fight Club

fight club

Mai come per questo libro, è difficile – se avete visto l’omonimo capolavoro cinematografico firmato da David Fincher e con degli attori giganteschi come Brad Pitt ed Edward Norton – tenere separate nella lettura le scene immaginate capitolo dopo capitolo da quelle viste al cinema.

Ho deciso di ordinare il libro dopo aver letto un commento sui social in cui si diceva che il film era bellissimo ma il libro non era da meno.

Conoscevo l’autore, Chuck Palahniuk, che mi aveva letteralmente stregato con il suo Soffocare (anch’esso edito da Mondadori), ma avevo ritenuto superfluo leggere Fight Club (che tra l’altro è opera prima di Palahniuk) perché pensavo che davvero poco si potesse dare oltre a quanto espresso su pellicola.

Invece…

Dopo aver litigato con le prime pagine, che sembravano ostiche, e dopo aver accettato di usare le facce di Pitt, Norton e degli altri protagonisti del film, come controfigure alla mia immaginazione, ho finalmente iniziato a gustare il libro. E ne sono stato letteralmente risucchiato.

La storia è geniale. Non la racconto perché credo che il mondo si divida tra chi la conosce e chi, non conoscendola, mi odierebbe se la anticipassi qui.

Ma quello che Palahniuk riesce a fare, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, è di creare un vortice frenetico di parole che rende perfettamente la sensazione dell’universo schizofrenico del protagonista/narratore.

Paragonandolo alla scrittura dei grandi classici, è stridente la differenza: nei primi, le parole sono usate per il loro significato. Ogni sfumatura di senso serve a dettagliare; le sensazioni sono descritte come lo sono i personaggi e le ambientazioni. In questo romanzo, invece, il suono e il ritmo delle parole travalica il significato e trasmette esso stesso le sensazioni che l’autore vuole ricreare.

Ne risulta un racconto avvolgente, con ripetizioni che – lungi da diventare pesanti – servono a condurre in quella spirale che lentamente ci porta al gran finale.

Finale che (allarme spoiler) si differenzia in parte dalla storia del film.

La realizzazione cinematografica del romanzo è un capolavoro essa stessa. Impossibile leggere il libro e non restare affascinati dalla maestria con cui il regista, David Fincher, ha creato il mondo di Tyler e ha diretto gli attori.

Quindi, riassumendo.
Avete visto il film? Leggete il libro.
Non avete visto il film, ma avete letto il libro? Guardate subito il film.
Non avete visto il film e non avete letto il libro? Per una volta date la precedenza al film, leggere il libro sarà ancor più piacevole conoscendo dove l’autore va a parare.

Fight Club
Chuck Palahniuk
Mondadori, Oscar
190 pagg, euro 13,00