Nella mia testa, il termine bozza è strettamente connesso al baco da seta e al suo bozzolo. Lo sfortunato insetto si crea con la propria saliva un sudario nel quale si avvolge prima di emergere come farfalla dopo la metamorfosi.
Sappiamo che spesso i bachi finiscono in malo modo, lessati nel processo di produzione della seta.
Ma c’è un che di magico in questo parallelismo tra le bozze dei nostri lavori e i bozzoli dei bachi.
Per uno scrittore, la bozza è il frutto di un uso incontrollato della bocca (un po’ come la saliva del baco). E’ materiale grezzo che ad una successiva lavorazione si trasformerà in qualcosa di pregiato (come la seta). Richiede spesso una metamorfosi del suo autore che da introverso scribacchino si trasforma in vanesio protagonista di presentazioni (un po’ come il baco che si fa farfalla).
Ecco qui.
Dovevo riempire una paginetta per spiegare dove siete finiti e ho giocato un po’ con le parole. D’altronde è quello che so fare meglio…
Qui sotto trovate alcuni lavori abbozzati, delle idee solo parzialmente sviluppate (alcune più, alcune meno).
Buona lettura!