Poco digital, molto social

Nel mio schizofrenico dividermi tra la metropoli e l’eremo tra le montagne, perseguo una via di liberazione da alcune trappole.
Non compro più su Amazon e disdegno i centri commerciali mentre prediligo i negozi; provo a dimostrare che lo smart phone è poco smart e molto phone, usandolo poco per cose diverse da comunicare; mi sforzo di creare un contatto umano con le persone e non di vederle solo come una commessa del supermercato, un tecnico dell’Enel, l’autista del pullman.

E’ una battaglia persa, la mia personale guerra ai mulini a vento.

Per questo ho quasi completamente abbandonato i social e frequento gli aperitivi al bar, le uscite con gli amici, gli incontri “fisici” e non digitali.

candele di ghiaccio

Però ogni tanto mi capitano cose curiose, che apprezzo.
Ieri sera, ad esempio, dopo aver bevuto una birra in compagnia di un amico, mi sono fermato a cenare nel locale dove mi trovavo per guardare la partita dell’Inter.
Finita la gara, ho buttato un occhio su FaceBook e ho trovato una simpatica frase di un’amica (Silvia) che diceva che il gorgonzola era la prova dell’esistenza di dio.
Mi ha fatto sorridere e mi ha riportato alla mente le classifiche che proponeva CUORE, così senza stare troppo a pensarci ho buttato lì un post chiedendo agli amici di suggerirmi un decalogo delle cose che dimostravano che dio esiste.

Dopo 30 minuti sono arrivato a casa, mi sono fermato a guardare la stellata, grato – una volta in più – di abitare nel mio piccolo paese tra i monti, e sono andato a dormire sereno.
Stamattina ho scoperto che avevano risposto in tantissimi al mio appello semiserio.

C’è chi l’ha presa come un gioco e chi, invece, mi ha risposto seriamente.
Voglio ringraziarli tutti. Senza intenzione ho creato un piccolo esperimento sociologico che mi ha data la “temperatura” delle persone che sono in contatto con me su FaceBook.
Ed è stata una bella sorpresa.

In primis va detto che tra gli amici conto un sacco di epicurei, la maggior parte alcolizzata: polenta e gorgonzola, birre medie, bionde e ambrate, vino a calici con e senza panorama.

Poi ci sono gli amanti della natura: montagna e mare si dividono la piazza con boschi, cielo stellato e neve. Curiosamente il mare vince di misura sui monti. Dico curiosamente perché sono certo che ho moltissimi amici che frequentano le terre alte, ma a quanto pare il mare ispira di più.

Sono felice di poter contare su uno zoccolo duro di poeti, che amano quello che fanno, che amano esprimersi con parole belle, per i quali l’amore è la moglie o i figli (o il cane).

C’è una buona fetta di burloni, direi equamente divisa tra le categorie che ho appena citato.

Ma infine, e sono quelli che mi hanno colpito di più, che hanno una fede profonda, che hanno capito che stavo scherzando ma hanno voluto ugualmente rispondere in modo serio su dio e la sua esistenza.
A loro va il mio grazie più sincero, perché chi ha fede regala speranza a chi, come me, non ne ha.

Per una volta tanto FaceBook non è stata un’inutile perdita di tempo.
Qui trovate il link al mio post (dove essere amici per poterlo leggere), credo sia un bell’esempio di umanità sincera.

2 pensieri riguardo “Poco digital, molto social”

  1. Ho pensato un po ..ero indecisa fra monti che amo tanto e mare …ma il mare da piu l idea dell infinito ..e se c e’ l infinito certo c e’ dio …

  2. Non sono credente, soprattuto potrei anche diventarlo ma non diventerei mai un praticante perche credo che le dottrine sarebbero, se Dio esistesse, la sua negazione. Poi, con tutto il rispetto possibile, diversamente da quello che affermi tu, non vorrei mai far parte di quel gruppo di “seriosi” che hanno risposto in maniera “religiosa” al tuo quesito. Credo invece che la natura, la gente, i fenomeni umani e naturali, episodi grandi e piccoli della vita, a volte ti fanno pensare che forse c’è qualcuno che può creare o determinare quello che di straordinario c’è o succede. Poi però se ci pensi, a parte la natura , tutto il resto è determinato dall’uomo e io sono felice che sia così, perchè gli esseri umani sanno distruggere il loro mondo ma hanno la capacità di fare cose straordinarie che fanno pensare anche a un Dio. Io ho risposto il Rugby ed era una risposta seria, perchè il rugby non è solo uno sport…ma non è qui che va approfondita la cosa. Avrei voluto rispondere molto altro, la scrittura, la pittura, l’arte in genere, le donne ( e non parlo solo della bellezza, anzi ,a prescindere da questa), la libertà, oltre alla natura ovviamente. Della non esistenza di Dio mi convince invece, la secolare ingiustizia che governa il mondo, popoli ed etnie che da secoli vivono in una vita di serie B e di serie C. a favore (ottenuto con la sopraffazione violenta) di altri popoli ed etnie.

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