Come treni sui binari

Gli sportivi lo sanno.
Il principio dell’allenamento è spingere il tuo corpo un po’ più in là, un po’ fuori dalla tua comfort zone.
Se ti viene facile correre fino alla fine della salita per tre volte, è la quarta quella che ti allena.
Se non fatichi ad andare a 5’00″/km sono i chilometri corsi a 4’50” quelli che ti donano la brillantezza…

Stamattina mi chiedevo se la stessa regola si applica anche alla vita.

treno a vapore

Viviamo come dei treni sui binari.
Ogni passo è condizionato dalle scelte che abbiamo fatto precedentemente, magari 30 anni fa.
Abbiamo orari da rispettare, compiti da eseguire, convenzioni cui adeguarci.
E siamo bravi a farlo. Arriviamo puntuali, non ci scordiamo le cose, non generiamo risentimenti…

E’ la nostra area di comfort, quella in cui sappiamo di poter far tutto, quella che non ci costa troppa fatica.

Ma non impariamo nulla di nuovo. Non ci alleniamo, non miglioriamo.

Sappiamo chi siamo, ma non chi potremmo essere.

Certo, qualcuno potrà obbiettare che non occorre puntare sempre più in alto.
Magari la nostra routine è la ricetta perfetta per essere felici.

Sarà anche vero. Ma, di nuovo, ci viene in soccorso il parallelo con la corsa.
C’è una regola che abbiamo imparato tutti: se continui a correre alla stessa velocità ogni giorno, quella velocità diventerà sempre più difficile da mantenere.
Se non spingi il tuo corpo ad andare più veloce, inesorabilmente rallenterai.

Nella corsa, come nella vita, abbiamo bisogno di variazioni di ritmo.
Abbiamo bisogno di allenarci, di uscire dall’area di comfort e di metterci in discussione.
Fuor di metafora, abbiamo bisogno di esperienze nuove, di stimoli, di sfide.

Ed è importante capire che questo non serve solo a migliorare, ma semplicemente a non morire.