Si dice “anno nuovo, vita nuova”, ma in questi giorni sono felice perché ho finalmente ricevuto la mia nuova libreria.
Quando mi sono trasferito in montagna, ho lasciato migliaia di libri (e non è un’iperbole) a Milano, selezionandone poco più di un centinaio. Pensavo di poter ridurre anche questi compagni di viaggio, nella mia ricerca dell’essenziale.
Ma ho fallito.
Ed oggi sono felice di aver tanto spazio per accoglierne di nuovi.
Libri di carta che si sommano agli ebook.
Quindi oggi dico: “Libreria nuova, vita nuova”.
Perché è un po’ così.
I libri punteggiano la nostra vita, sono riflessi di stati d’animo momentanei.
Ci ricordano momenti di vita e ci accompagnano attraverso altrettanti momenti.
E’ un inverno strano. Caldo.
Stamattina mi sono alzato con quasi 4 gradi sopra zero e quando sono uscito a correre all’ora di pranzo ce n’erano più di dieci.
La Natura sembra non avvedersene.
Sonnecchia anche se non c’è la solita coltre di neve.
Gli arbusti sono spogli, l’erba è di un verde smorto.
Eppure si percepisce che non è morta, ma sta dormendo.
Le feste (e la mia abituale pigrizia natalizia) mi hanno appesantito.
Adesso si tratta di darsi da fare.
Come al solito, siamo noi quelli che decidiamo come sarà questo 2019.
A proposito, buon anno a tutti.