Di geometri e viaggiatori

Sono stato fulminato, tra Jakarta e Kuala Lumpur, da un bellissimo libro di Eric-Emmanuel Schmitt, un francese con il nome tedesco, autore tra tanti altri bei libri di Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano. Una perla. Leggetelo.

Ci sono tantissimi pensieri rinchiusi delicatamente in frasi che ti affascinano. Tra essi un passo sul viaggiare.

In buona sostanza il vecchio Ibrahim mentre viaggia per tornare a casa chiede a Momo di non usare le autostrade perché “sono buone per gli imbecilli che vogliono andare il più velocemente possibile da un punto all’altro. Noi non facciamo della geometria, noi viaggiamo”.

Ho trovato molto dello spirito trail in questo passaggio.

Naturalmente la mia preferenza è viziata dal fatto che io lento ci vado non per scelta ma per necessità. Ma alla fine la scelta del sentiero rispetto alla strada o alla pista sta proprio nella frase del vecchio Ibrahim.

Ho il cuore del viaggiatore più che del geometra.