Scrivere un curriculum

A volte mi imbatto in qualcosa di folgorante (spesso leggendo un libro, altre volte parlando con gli amici, oppure qualcosa che noto passeggiando…)
E su quel frammento elaboro idee che diventano pagine di questo blog. Questa volta sono rimasto senza parole, e ho deciso di riportare questa breve gemma, sperando che susciti anche in voi le mie stesse emozioni.

E’ uno scritto di Wislawa Szymborska una poetessa polacca che ci ha lasciato lo scorso primo febbraio (cliccate qui per saperne di più).

Wislawa Szymborska

Scrivere un curriculum

Cos’è necessario?

E’ necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
Il curriculum dovrebbe essere breve.
E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti.

Cambiare paesaggi in indirizzi
E ricordi incerti in date fisse.

Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.

Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza un perché.
Onorificenze senza motivazione.

Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
E ti evitassi.

Sorvola su, cani gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.

Meglio il prezzo che il valore
E il titolo che il contenuto.

Meglio il numero di scarpa,
che non dove va
colui per cui ti scambiano.

Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto.
E’ la sua forma che conta, non ciò che sente.

Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che triturano la carta.