Est modus in rebus

Se provassimo, per un attimo, a metterci nei panni degli altri forse riusciremmo a moderare i toni e a seguire il consiglio di Orazio.

La citazione viene dalle Satire di Orazio, significa, più o meno, “c’è una misura nelle cose” e si riferisce al fatto che esiste un naturale equilibrio nella vita reale e a quello dovremmo tendere.

Non so voi, ma la cosa di cui io ho più bisogno è un po’ di tranquillità.

Sono stanco di ascoltare il bollettino delle 18 con i suoi numeri e le parole a vuoto.
Di aspettare nella notte un comunicato che chiede ulteriori sacrifici.
Di vivere con il pensiero fisso al coronavirus e alle sue conseguenze.

Voglio poter vivere nella mia bolla almeno fino a quando non potrò di nuovo abbracciare le persone a cui voglio bene.

Immagino che sia lo stesso anche per voi.
Quindi non mi capacito del motivo per cui trovo postate in rete (e diventano virali) affermazioni che mettono gli uni contro gli altri.

donna alla finestra

Alcuni esempi…

“A montare gli ospedali da campo non c’erano le sardine ma i cattivissimi alpini”
E’ quanto di più cretino si possa dire.
In primis chi ha mai detto che gli alpini sono cattivi?
In secundis pensate che tra gli alpini non ci sia una Sardina? E poi come fate a paragonare un corpo militare con un gruppo di persone che non sono neppure un’organizzazione? Strano che a montare i campi non ci fossero il gruppo di amanti della fontina o i fans di Toto Cotugno.

“Dove sono i medici delle ONG e di Emergency…” e via dicendo.
Sono a fare il loro mestiere di volontari, in prima linea nelle regioni dove vivono. Dove pensate fossero?

“Tutti a criticare i runner, ma intanto ci sono le file alle tabaccherie”
Vi dà fastidio che non comprendano la vostra necessità di correre, ma siete intolleranti nei confronti delle esigenze altrui.

Non capisco questa necessità di contrapposizione.
Nessuno ha mai ragione al 100%.
Non esistono distinzioni nette, ci sono sempre delle eccezioni.

Se provassimo, per un attimo, a metterci nei panni degli altri forse riusciremmo a moderare i toni e a seguire il consiglio di Orazio.

E prima di lamentarvi della vostra quarantena, del fatto che dovete andare a lavorare, delle code al supermercato o degli errori degli altri (il governo, la regione, il sindaco, il vicino di casa ecc) pensate a chi lavora davvero per risolvere il problema o per contrastarlo.
Provate a dare il vostro contributo.

Magari solo tacendo.