Domenica ultimo allenamento di rifinitura prima della partenza per New York.
Abbiamo partecipato al Trofeo Montestella, una sentitissima gara (ieri quasi mille arrivati nella prova agonistica e circa 400 nella non competitiva) che si corre in memoria di Cristina Lena una giovane e promettente atleta il cui sorriso aveva stregato tutto il mondo del running meneghino.
10 chilometri su strada, un giro di lancio nella pista di atletica dell’istituto omnicomprensivo di via Natta, poi veloci verso il parco di Trenno e ritorno alla partenza.
E’ una gara cui partecipano atleti molto forti (il primo arrivato, Ademe Cuneo, ha chiuso in 31’11”) ma anche molti di noi “amatori”, si corre sempre l’ultima domenica di Ottobre, quindi è la chiusura perfetta della tabella pre-maratona di New York.
Chi si prepara per la regina della distanze, si sgancia un po’ dalla realtà: quando indossi le scarpette non fai mai meno di una dozzina (meglio quindicina) di chilometri, quindi anch’io ieri mi sono trovato a fare un riscaldamento di oltre sei km prima di allinearmi sulla linea della partenza.
L’idea era di tenere un ritmo veloce ma non velocissimo (per me 5’00″/km) senza strafare.
Prima della partenza pensavo che la vera difficoltà sarebbe stata frenarmi, evitare di superare gli altri, e magari allungare negli ultimi due chilometri.
Invece, come al solito, la realtà è molto più crudele…
Partiamo insieme ad un gruppo di compagni di squadra, ed in particolare io corro con Patrizia con la quale – teoricamente – dovrei correre la maratona.
Primo chilometro nel traffico della partenza (1000 persone in una pista d’atletica sono comunque una ressa) in poco meno di 5 minuti, al secondo chilometro un altro runner pesta la scarpa di Patrizia, novella Cenerentola, e gliela sfila. Ci fermiamo una 15ina di secondi, ma anche al passaggio del secondo chilometro misuriamo un 5′ scarso.
Poi finalmente prendiamo il passo regolare, sull’ampia strada che porta al parco.
Io fatico a tenere il ritmo, ho la sensazione di andare molto più veloce e sudo a profusione.
Patrizia corre leggera, ed ogni tanto si volta a cercarmi.
I cinque chilometri del giro del parco sono eterni, per me.
Evito di guardare il gps e vado a sensazione…
Poi si inizia la strada del ritorno e cerco solo di alzare lo sguardo, allargare le spalle, far girare le gambe, evitando di pensare al tempo finale.
Si rientra nella scuola, si percorre ancora una volta l’anello della pista e finalmente tagliamo assieme il traguardo.
Il mio crono dice 50’02”, quello di Patrizia 49’56”, il tempo ufficiale della classifica, ci aggiunge una decina di secondi.
Comunque, missione compiuta anche se con molta più fatica di quanto avrei voluto (e mi sarei aspettato).
Ancora due parole sul Trofeo Montestella.
Quest’anno hanno fatto fatica a trovare sponsor e hanno deciso, comunicandolo prima, di ridurre il costo dell’iscrizione a 10 euro e di non inserire nel pacco gara il classico capo tecnico.
Io ho apprezzato la decisione e la trasparenza.
Una bella gara, molto partecipata, organizzata bene (mancava solo l’acqua al ristoro finale)…
Hanno anche tentato di sistemare le cose, recuperando delle maglie tecniche di altre vecchie manifestazioni ed inserendole nel pacco gara (e questo forse l’avrei evitato: non è sempre vero che “piuttosto che niente è meglio piuttosto”).
In bocca al lupo agli organizzatori, si respira molta più gara di corsa in eventi come questo che la tanto paludata DeeJay10 dei grandi numeri!
E finalmente la luce fuori dal tunnel.
Ormai ci siamo.
La tabella questa settimana recita:
martedì: 15 risc + 25′ in progressione
giovedì: 40 minuti corsa lenta
sabato: 30 minuti corsa lenta a Central Park
Mercoledì voleremo a New York… e domenica sarà maratona.