Non so bene come sia iniziato, ma oggi si pensa che la felicità sia connessa alla gratuità, all’assenza di sforzi per ottenerla.
In qualche modo ci si aspetta un dono (o un premio i più immodesti) che arrivi dall’alto.
“Se vincessi la lotteria, farei questo o quello…”
“Anch’io ho diritto ad un po’ di serenità dopo tutto quello che mi è capitato…”
Non funziona così.
Per essere felici bisogna impegnarsi.
Anzi, ancora meglio, per ottenere qualsiasi cosa, felicità, salute, amore, bisogna lavorare sodo.
Invece noi pensiamo che tutto dipenda dal talento (nel caso volessimo diventare un atleta di successo o una rockstar) o dalla fortuna (per quanto riguarda lavoro, salute, amore). E quando ci capita qualcosa di brutto incolpiamo o la sfortuna o qualcun’altro… mai noi che di solito siamo i primi colpevoli.
Nell’ultimo anno ho coltivato il mio orto.
Oltre a zucchine e pomodori, da quel pezzo di terra ho raccolto anche un prezioso insegnamento: l’importanza dello sforzo continuato nel tempo.
Non basta impegnarsi tantissimo per una sola settimana; devi curarlo quotidianamente, togliere le erbacce, difenderlo dalle lumache, bagnarlo con costanza.
E non importa quanta fretta tu abbia, in ogni caso devi aspettare la stagione giusta per piantare e il tempo giusto per raccogliere.
Sono insegnamenti fondamentali anche per la vita.
Io sono uno che vuole tutto e subito. E sono pronto a fare uno sforzo grandissimo per raggiungere il mio obbiettivo. Ma è inutile se non lascio che le situazioni evolvano.
Ho sempre pensato che la felicità sia un attimo, una fiammata, ma che quello a cui dobbiamo aspirare sia la serenità.
Da qualche anno ho scelto di lavorare ogni giorno per quel risutato.
A volta bisogna fare scelte che ne escludono altre.
A volte la tua serenità dipende da qualcun altro e non puoi che sperare che scelga di accompagnarti per un pezzo di strada.
A volte la vita ti sgambetta e ti mette di fronte ad ostacoli che non puoi superare.
Ma bisogna accettare quello che non si può cambiare ed impegnarsi e faticare per raggiungere i nostri obbiettivi.
Alla fine è solo una questione di scegliere bene cosa vogliamo ottenere tra le cose che possiamo ottenere.
E non pensate che chi scrive abbia trovato la via.
Anzi…
Il pensiero di oggi è un memo che mi serve a rimettermi in carreggiata.