Continua a correre, succhiando l’aria
inseguendo il lampo giallo della canotta dell’avversario.
E poi insisti, sul rettifilo puoi aumentare
e tieni in curva il passo conquistato.
Stagli sotto, aspetta l’attimo, e quando passi
non lasciarlo attaccarsi alla tua scia.
Ancora un giro e una schiena sudata
che ti separa da un sogno dorato.
La campana. Non mollare. Non ora.
E i passi dietro che senti sempre più forti.
E il respiro che ti brucia la gola.
E il sangue che pulsa nel cervello.
La tribuna e la gente a bordo pista
si trasformano in un tunnel sfocato
Il sudore negli occhi ingradisce
la linea immaginaria da tagliare.
Poi due ombre colorate a sinistra,
ed un’altra che ti butta giù dal podio.
Disteso sopra l’erba in mezzo al campo
Bevi il cielo con la bocca e con gli occhi.
E comprendi quanta vita può passare
anche solo in un decimo di secondo.