Prima di venirci a vivere in modo permanente, ho fatto alcuni lavori alla mia casa delle vacanze in montagna in modo da renderla più adatta alle mie nuove esigenze.
Ho creato uno spazio unico cucina-sala-studio, una grande stanza che è il cuore della casa e dove passo la maggior parte del mio tempo.
Ho terrazzato il giardino in modo da creare un’area orto e un’area prato.
Ho provveduto a sistemare infissi e rivestimento del tetto per evitare perdite di calore, contemporaneamente ho eliminato il vecchio caminetto e l’ho sostituito con una stufa a pellet. Insomma un occhio di riguardo al risparmio energetico!
Ma la cosa più importante, quella a cui tenevo, era di unire due delle finestre della facciata e trasformarle in un’unica grande vetrata che s’affaccia sulla valle e, in lontananza, sul Monte Bianco.
Le finestre di casa mia sono perennemente aperte.
Gli scuri ci sono, ma li chiudo solo quando sono via per qualche giorno.
Di notte sono aperti, così come nelle ore più calde del giorno.
La luce entra in tutte le stanze.
Vista da lontano, la mia casa sembra avere degli occhi grandi e spalancati attraverso cui l’interno e l’esterno comunicano.
Sono molto felice di questa soluzione.
Salvo che c’è un importante lato negativo.
Le vetrate così ampie diventano, specialmente quando il sole non ci si riflette ma le attraversa, praticamente invisibili.
Così capita che qualche uccello finisca la planata dritto contro la lastra.
E’ capitato a merli, pettirossi e cinciallegre.
Solo gli uccelli più timidi, il picchio o la ghiandaia, si tengono a distanza.
Purtroppo queste planate finiscono spesso in tragedia.
Capita infatti che il piccolo volatile si rompa l’osso del collo e cada a terra.
Così le mie giornate sono interrotte da un colpo su una finestra ed una affannosa corsa verso la terrazza o il giardino per vedere che cosa è capitato al povero pennuto.
Ho pensato a come risolvere il problema senza oscurarmi la casa o senza attaccare degli adesivi a forma di falco (come nelle barriere in autostrada e come suggerito dalla LIPU) ma non sono riuscito a trovare una soluzione.
Nelle camere adesso ci sono delle tende che fanno egregiamente il loro mestiere ed evitano tragedie aviarie.
Ma nella mia stanza/veranda con vista sul Bianco il problema persiste…
Qualche suggerimento?
Difficile Franz pensare ad una soluzione che non ti tolga la visione sui tuoi monti (che invia) . Noi in casa abbiamo due pannelli separati. Sono un un lino bianco leggerissimo infilati in un bambu’ sopra le finestre. Potresti tenerne uno nel mezzo(o di lato) che di consenta di avere vista e luce dai lati e, in caso , chiudere entrambi. Se il lino e’ bianco e molto molto leggero (non so se posso suggerire il nostro acquistato allo spaccio Bellora) , la luce filtra molto e la vista non e’ del tutto oscurata. Un abbraccio (prima o poi mi inviterai a pranzo?)
Ciao Edda,
a pranzo quando vuoi (tanto con te me la cavo con poco… ma può venire anche Giorgio, così compensate :-))
E grazie per le dritte