Non so se è capitato anche a voi, ma con la riapertura dei confini regionali, la mia vita ha ripreso a scorrere alla sua velocità consueta e, d’improvviso, mi sono trovato a far fatica a restare dietro alle cose che facevo fino a Maggio (e l’aggiornare il mio blog è una di queste).
Lo scorrere del Tempo è relativo (ne ho già scritto qui Tempus Fugit…) ma durante il periodo del lockdown avevo apprezzato il fatto di poter esercitare un controllo maggiore sulla mia agenda.
Adesso mi trovo a dover scegliere come usare le ore della giornata.
E’ un esercizio importante: un setaccio naturale che mi permette di eliminare alcune cose superflue e concentrarmi sulle altre.
In questi primi giorni di Giugno mi sono fatto travolgere dalla voglia di rifare cose cui ero abituato mesi fa. Uscire con gli amici, andare per negozi, visitare persone che non vedevo da un po’…
Così ho deciso di concedermi tutto il mese per questi “vizi”, ma sto già pianificando un calendario minimo, un’agenda risicata e specifica, in cui entreranno solo le cose cui tengo veramente, quelle che necessitano di attenzione e Tempo.
Riflettere a lungo su quello che leggo e su quello che scrivo, ad esempio, è un lusso che mi ero concesso nel periodo Covid e a cui non voglio rinunciare.
Esercitarmi in arti che arricchiscono solo me stesso, la cura del giardino, la chitarra, la corsa. Cose che non faccio per vivere, ma solo per stare bene.
La gestione del Tempo l’avevo sperimentata in grande scala: pensando alla mia vita mi ero concentrato su ciò che importa veramente.
Adesso devo imparare a farlo anche nel piccolo, ogni giornata, ogni ora, ogni minuto…