Mai come in montagna è importante essere veloci per poter scegliere di andare lenti.
Questo apparente paradosso ci mette di fronte alla necessità di abituarci ad avere il controllo di noi stessi.
Imparate a conoscere i vostri limiti.
Spingete al massimo per scoprire quanto veloci potreste andare, e poi dimenticate la velocità per scegliere il passo giusto.
Siate come i lupi, che possono trottare per decine di chilometri senza apparente fatica. Sempre pronti a raddoppiare la velocità per scappare da un pericolo o per raggiungere una preda.
Non accantonate tutte le energie a riserva.
Usate con generosità delle vostre risorse, ma lasciate sempre una piccola scorta da bruciare in emergenza.
Adoperiamo la nostra forza vitale in modo produttivo.
Che senso ha raggiungere la meta un’ora prima del tramonto? E’ così bella la sera! Se quello che amiamo davvero è andar per monti, allora perché accelerare il rientro a casa?
Impariamo a distinguere tra velocità e fretta.
La velocità può essere la nostra miglior difesa dagli imprevisti, ma va usata con consapevolezza.
Esser veloci, muoversi in sicurezza ma rapidamente nel territorio, ci permette di allargare gli orizzonti, ampliare l’esplorazione.
Però guai se per andar veloci non ci gustiamo il presente e quello che ci circonda.
La velocità è un’arma a doppio taglio.
Come ogni arma è uno strumento utile se usato dall’uomo saggio.