Agosto è alle porte, ma già da Luglio i primi vacanzieri sono partiti per le spiagge o la montagna.
Anche noi runner, come tutti, abbiamo accuratamente pianificato le nostre ferie estive… ecco tutto quello che dovreste sapere su un runner in vacanza ma che nessuno vi ha mai svelato.
[DISCLAIMER: taggate pure i vostri amici che corrono, ma non i loro partner… declino ogni responsabilità per vacanze finite in tragedia!]
La pianificazione
Inverno, in un pomeriggio piovoso e scuro di una qualsiasi domenica, il runner ancora in rush di endorfine per la gara della mattina, accenna alla moglie “Ma quest’estate che facciamo?”
Da lì inizia una ricerca parallela su Google…
LEI: digita “mare palme resort spa“
LUI: digita “gare corsa agosto“
LEI: “Hai visto come va di moda il Portogallo quest’anno?”
LUI: “Tutti dicono che Riga è una capitale tutta da scoprire”
La conversazione procede su questo tono, mentre parallelamente si affinano le ricerche:
LEI: “Riga, intendi la capitale della Lettonia?” (e digita “temperatura mar Baltico agosto“)
LUI: “Portogallo? Ma dove?” (e digita “maratona di Lisbona, altre maratone Portogallo“)
Alla fine della giornata, stremati, decidono di rimandare la ricerca alle pause caffé in ufficio, lontano da occhi indiscreti.
Finiranno per tornare (per il terzo anno di fila) in Versilia, dove lui andrà a correre in tutte le serali della Toscana e lei rinnoverà l’amicizia con il bagnino dello stabilimento.
Le valige
Argomento delicato.
Lui mostra orgoglioso il suo zaino minimal dove tiene una canotta, un pantaloncino e le scarpe A1 superleggere e super performanti.
Allo sguardo cupo della compagna risponderà “Tutto il resto lo porto addosso: gps al polso, scarpe A3 ai piedi, occhiali in testa”
Ma al momento di caricare il bagaglio apparirà una misteriosa sacca gigantesca con dentro: cardio frequenzimetro, cappellino per il sole, scarpe nuove da provare comperate con i saldi di Luglio, dieci confezioni di sali post allenamento per il reintegro del magnesio, dieci confezioni di sali pre allenamento per combattere la stanchezza da calore, FiveFingers (“perché se non le provo sulla spiaggia, quando mi capiterà di farlo?“), scarpe chiodate (“perché lo scorso anno c’era il meeting della Amatori Stanchi e quello sbruffone del Rossi mi aveva battuto sul 5000 in pista“), completino super tecnico a compressione graduata ma traspirazione garantita… ecc ecc ecc…
Il sopralluogo
Ogni vacanza che si rispetti, inizia con il sopralluogo.
Quando sei già stato in quel posto, serve a verificare cosa sia cambiato da un anno all’altro. Ma se è la prima volta… allora è fondamentale cercare i punti cardinali.
LUI: “Hai visto c’è una gelateria che sembra buona” (ed intanto pensa “figata, il campo sportivo è a due chilometri, mi riscaldo andandoci e taaac pronto per le ripetute”)
LEI: “Dobbiamo andare a provare quel ristorante di pesce, c’è la fila davanti” (ed intanto pensa “hai visto che spa all’angolo? Mentre lui si fa il lungo ci infilo un trattamento completo”)
LUI: “Dev’esserci una spiaggia meno affollata appena fuori dal paese” (ed intanto pensa “e la strada è in salita così anche per quello sono a posto”)
LEI: “Hai visto che c’è un negozio di scarpe da corsa” (ed aggiunge tra sè e sè “proprio tra la boutique e il negozi di sandali”)
La giornata tipo
Va da sè che al mattino ci si sveglia presto e si va a correre (“con il fresco è tutta un’altra cosa“), al ritorno ci si spoglia sul bagnasciuga e bagnetto veloce in pantaloncini e fascia per il sudore (non so perché ma la si dimentica sempre). Poi si torna a casa con le scarpe e le calze in mano, pronti alla doccia e alla colazione.
La compagna, troppo comprensiva, ti ha aspettato per il caffé, ma tu ti scofani un paio di tetrapak di succo d’arancia, una confezione da 500 gr di yogurt al limone, un paio di pesche e finisci con biscotti e marmellata (“perché verso la fine ho avuto un calo di zuccheri“).
Poi si scende in spiaggia, ma il runner non ha pace.
Non può stare fermo sulla sdraio a fare il sudoku o leggersi il kindle.
Deve provare a fare snorkeling, la partita di beach volley, il torneo di bocce e quello di scopone scientifico.
A pranzo insalata veloce e poi un “giretto” sul pedalò che ogni volta lei si raccomanda di portare il passaporto che in Corsica la gendarmerie non scherza mica…
Finalmente a casa, due spaghetti veloci e poi via in bicicletta per un gelatino in centro, non trascurando di fare a gara con il figlio sedicenne della coppia di vicini sotto lo sguardo di commiserazione degli adulti presenti.
Commenti post-vacanza
Quando si torna in ufficio a vacanza finita…
LUI: Il runner ostenta orgoglioso l’abbronzatura a righe.
Dal basso in alto: segno del calzino, segno del ciclista (“che devo farci, se corro più di 10km le cosce prendono fuoco“), segno del pantaloncino corto (“Non vorrai mica che corra in canotta e ciclista“), segno della canotta e segno della fascia del cardio, segno degli occhiali da sole e della bandana…
Ai colleghi racconta “Sì, un bel posto, ma pieno di gente indiavolata. Però alla strapaesana ho fatto secondo di categoria” e agli sguardi spazientiti degli astanti chiosa “mi hanno anche premiato con un salame ed una bottiglia di vino“.
LEI: Si pavoneggia in un vestito bianco senza spalle che ne evidenzia l’abbronzatura.
E ai commenti entusiasti delle colleghe risponde “Lasciamo perdere, avrò preso almeno due chili. D’altronde con quel maniaco di mio marito si mangiava sempre“