Tanto domani vado a correre

Per me le parole sono importanti.
Ne ho fatto un tratto caratteristico della mia vita: di parole campo.

Fatico ad avere una relazione con chi non usa le parole.
Con chi le usa a casaccio o con quelli che le usano come un’arma.

Allora capirete che, da amante delle parole, mi sento in colpa per gli ampi spazi vuoti che lascio su questo blog.

Non sono sparito, vivo la mia vita e mi capitano un sacco di cose da raccontare.

Però non sto correndo.

Ecco, l’ho detto e già sto meglio.
Ho confessato di essere reo della massima colpa per un runner… non correre.

In inverno tendo sempre a rallentare.
Ma quest’anno non riesco ad uscire neppure una volta a settimana.

Ogni volta c’è un buon motivo per non farlo: un impegno di lavoro, la sveglia spenta perché la sera prima avevo tirato tardi, il fatto che quando sono a Milano devo lavare la roba a mano in albergo…

E poi la regina di tutte le bugie: “Oggi salto, così domani corro con X…” oppure “Non esco oggi che ho poco tempo, meglio domani che è sabato e ho la giornata intera a disposizione…”

Procrastinare è diventato il mio sport preferito, altro che correre.

annibale

Quinto Fabio Massimo si era guadagnato l’appellativo di cunctator (il Temporeggiatore) quando, nella guerra contro Annibale, invece di attaccar battaglia adduceva mille ragioni diplomatiche per parlare. E così facendo evitava delle solenni batoste che il condottiero africano infliggeva ai suoi colleghi.

La strategia di Fabio Massimo era vincente.
La mia, temo, si rivelerà piuttosto debole quando, tra meno di un mese, parteciperò con  una staffetta alla Milano Marathon per EMERGENCY.

Sto prendendo una forma tanto imbarazzante quanto tondeggiante.
Dovrei mangiare di meno, però mi dico “Tanto domani vado a correre!”

Mi viene il fiatone sulla salitella di casa e rinuncio sempre a correre dietro al bus.
Basterebbe fare un po’ di ginnastica a casa, o andare in palestra con i colleghi, però mi dico “Tanto domani vado a correre!”

Non ho più camice che non mi tirino sul petto, o maglie che non evidenzino le forme.
Dovrei passare al negozio ed accettare la nuova taglia, però mi dico “Tanto domani vado a correre!”

[ . . . ]

“Il primo passo verso la risoluzione è ammettere di avere un problema”

E questo l’ho fatto.

Adesso vedremo se dopo il primo passo, segue il secondo e poi il terzo e così via… di corsa preferibilmente!

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