Stamattina Fruzzolo01 scrive un commento sul mio ultimo post.
Mi dice “Che senso ha tenere un blog e non aggiornarlo da due mesi?”
Hai ragione Fruzzolo01 (mi piace il tuo nickname, non so da dove venga, ma quella parola nascosta al suo interno “ruzzolo” è davvero bella, avrei voluto inventarmelo io).
Ci sono tanti motivi per cui una persona smette di correre, o smette di scrivere nel proprio blog.
Gli impegni di lavoro, i cambiamenti nella vita, i problemi sentimentali, o magari un infortunio…
Ma la ragione principale è l’inerzia, quella forza che ti trascina via lungo la tua vita.
Quando inizi a fare le cose per abitudine e non per scelta.
Magari continui anche a correre, ma lo fai solo perché fa parte della routine settimanale.
E a ben pensarci, questo è perfino peggio di smettere di correre.
Viene tolta tutta la bellezza e il piacere ad un’attività che amiamo.
Volevo ringraziarti pubblicamente, amico Fruzzolo01, mi hai dato la scossa giusta per riprendere.
A scrivere sul blog, intendo, non a correre, perché a quello non ho mai rinunciato.
Tanti progetti bollono in pentola e si concretizzeranno in nuove avventure durante l’estate e subito dopo.
Progetti che mi stanno portando a riper-correre i sentieri delle montagne.
Progetti che mi stanno facendo ripensare alle tante avventure di corsa.
Lasciatemi mettere a fuoco ancora per un po’ gli obbiettivi e poi ve ne inizierò a parlare da queste pagine.
Intanto continuerò a raccontare di corsa e di tutto quello attorno al quale corro (la vita stessa, in fondo).
E prometto di farlo con maggior costanza… e di questo dovrete ringraziare (o colpevolizzare) il nostro Fruzzolo01.