C’è un silenzio speciale quando nevica.
Non solo la Natura tace, ma è come se le onde sonore non riuscissero a viaggiare tra i fiocchi di neve.
Eppure, in questo silenzio speciale, riesci a sentire il leggero crepitio causato dal posarsi di ogni fiocco sul manto che ormai copre il giardino.
C’è una luce speciale quando nevica.
Di giorno una specie di lucore diffuso, quasi giallo, preannuncia la neve. Poi quando i fiocchi iniziano a scendere, l’aria si fa tersa.
E dopo la nevicata, tutto brilla.
Di giorno le montagne si stagliano candide contro il cielo che per contrasto appare di un azzurro sfacciato.
Di notte, la luce è amplificata dal candore del mantello nevoso. Ed è strana, perché viene dal basso invece che dall’alto, e modifica tutte le prospettive.
La neve altera tutti i nostri sensi.
L’aria sottile ti entra nelle narici e le rende più sensibili agli odori, come se risaltassero dallo sfondo.
Il freddo indirizzisce i tuoi polpastrelli e la neve farinosa sfugge alla tua presa. Oppure ti inganna, apparendo solida in superficie, ma appena appoggi il piede, la crosta ghiacciata si rompe e tu sprofondi.
La neve cambia anche le nostre emozioni.
Il Tempo sembra rallentare e tu acquisisci una calma speciale, quasi un distacco dalle cose che ti angustiano gli altri giorni.
La neve è la coltre sotto cui dorme la Natura.
Sotto la neve ho sepolto il mio cuore,
se tutto andrà bene a Primavera germoglierà.